Il Rugby finalmente scoperto dagli italiani

Dopo anni passati nell'ombra, finalmente il Rugby comincia ad avere una dimensione e una visibilità diversa anche in Italia. Uno sport fatto di passione e determinazione, con regole e un peso ai principi morali, finalmente comincia a non essere più appannaggio solo di gruppi con "scolarità più elevata". Anche in rete molti i messaggi a favore.

Eccone un esempio:

NEVER MIND - Libero Community - Blog: "Meritati i lustrini per lo sport dell’anno: il rugby. Fino a qualche mese fa non conoscevo l’esistenza di una Nazionale Italiana di rugby, oggi i giornali sono zeppi di notizie che arrivano da quel mondo, che merita tutte le dovute attenzioni, in quanto ci serve a capire che lo sport, quello sano e bello da vedere, esiste ancora. Uno sport, che nonostante il brutale contatto fisico, ha delle regole prima morali e dopo di gioco. Il rispetto delle regole sia in campo che fuori, è esteso anche ai tifosi che non si fanno notare, come accade nel calcio, per i coinvolgimenti di violenza, ma per il rispetto che hanno per la propria squadra e per lo sport in se. Una giornata di festa dove puoi portare la tua famiglia senza correre il rischio che accada una disgrazia, dove non assisti ai lanci di razzi.

Il rugby è riuscito a sfuggire alle etichettature di “sport violento” grazie al messaggio che questi ragazzi sono riusciti a trasmettere anche a persone come me, che ignoravano l’esistenza di tale sport in Italia. Il calcio invece continua a darci quella immagine, una macchina fabbricatrice di soldi che non riesce a fermarsi neanche d’avanti alla morte di un tifoso o di un poliziotto. Domenica Guidolin, allenatore del Palermo, durante la partita con la Fiorentina, ha tentato di lanciare un messaggio di valore etico, che va oltre alle regole del gioco, cioè che se un giocatore cade a terra, il pallone deve essere calciato via dal campo, per interrompere il gioco, anche se l’arbitro non fischia. Ma l’eticità nel calcio è sgradita, non ti premia, anzi è fuori luogo. Quindi continuiamo ad assistere a baruffe in campo, come è accaduto la settimana scorsa durante la partita Valencia – Inter.

Nel rugby esiste il Terzo tempo, dove i giocatori delle due squadre assieme ai tifosi, si ritrovano a festeggiare l’incontro con un banchetto. Nel calcio il Terzo Tempo, ci insegnano le cronache, è caratterizzato da risse, insulti e violenza gratuita.

Per questo dedico questo post al rugby e a tutti quei sport e sportivi che oltre alle regole del gioco, seguono dettami morali."

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